APERTURA LAVORI DELLA XI LEGISLATURA REGIONALE
Speaker: Presidente provvisorio (Felicori)
Buongiorno.
Apriamo i lavori della XI legislatura regionale.
Ai sensi dell’articolo 27, comma 8, dello Statuto della Regione Emilia-Romagna e dell’articolo 2, comma 2, del Regolamento interno dell’Assemblea legislativa, quale consigliere più anziano di età fra i presentiassumo la Presidenza provvisoria dell’Assemblea e chiedo ai consiglieri Giulia Pigoni e Matteo Montevecchi, quali consiglieri più giovani, uno per ciascun genere, di prendere posto al banco della Presidenza come segretari provvisori.
È così costituito l’Ufficio di Presidenza provvisorio.
La presidente dell’Assemblea uscente, Simonetta Saliera, ai sensi dell’articolo 27, comma 8, dello Statuto della Regione Emilia-Romagna e dell’articolo 2, comma 1, del Regolamento interno, ha provveduto aconvocare questa prima seduta dell’Assemblea legislativa della XI legislatura con il seguente ordine del giorno: “Insediamento dell’Assemblea legislativa a seguito delle elezioni regionali del 26 gennaio 2020”;“Elezione dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa regionale a norma dell’articolo 33 delloStatuto della Regione Emilia- Romagna”.
Rendo noto che vi è la diretta telematica della seduta ai sensi dell’articolo 66 del Regolamento interno.
È prassi, prima di procedere all’inizio dei lavori, che il Presidente, ancorché provvisorio, faccia una breve riflessione e io non mi sottrarrò a questa consuetudine. Visto che l’età che mi impone l’onore di presiedere questa Assemblea nell’atto della sua costituzione e di aprire così la prossima legislaturaregionale, mi regala anche il privilegio di conservare nitidi ricordi della nascita di questa Istituzione di cui celebriamo quest’anno il cinquantesimo anniversario.
Nonostante i conflitti, basti citare la rivolta di Reggio Calabria, le Regioni nacquero sotto il segno della speranza e la loro costituzione aprì in Italia una stagione di riforme che pur dovette farsi strada fra conflitti terribili e non dimenticabili.
Il primo presidente della Regione Emilia-Romagna, Guido Fanti, colorò persino di elementi avveniristiciun’Amministrazione che definirei illuminista.
Ricordo, per limitarmi a temi che conosco direttamente, quelli culturali, l’impegno per la creazione di una televisione regionale via cavo, anticipazione della scena comunicativa mondiale di oggi e premessa di una vera autonomia regionale, e la fondazione dell’Istituto dei beni culturali e ambientali, anticipazionedi mezzo secolo della centralità che si dà oggi alla cultura e pratica di una moderna visione del territorio.
Anche se la Regione è sempre rimasta centrale nel conseguimento dei primati dell’Emilia-Romagna, non sempre negli anni successivi, al confronto con le due realtà della gestione, si è mantenuta l’autorevolezzadi una Regione capace di una pianificazione strategica tale da offrire una cornice alle autonomie locali e di essere di stimolo allo Stato centrale. Oggi abbiamo di nuovo questa opportunità. Le Regioni stanno tornando al centro dell’attenzione. Lo richiede la globalizzazione, che lascia voce solo alle Istituzioni che abbiano una taglia adeguata. Lo richiede l’affaticamento della Pubblica amministrazione italiana, che impone razionalizzazione, efficienza, semplificazione. Lo si è visto anche nella recente nostra campagna elettorale, in cui, forse per la prima volta, un’elezione regionale ha assunto un rilievo nazionale. Ne è prova anche il progetto di rafforzamento delle competenze che questa Regione ha progettato nella legislatura appena conclusa, che potrà completarsi nel tempo con una crescente autonomia finanziaria e corresponsabilità fiscale.
Una nuova stagione di speranze. È questo l’augurio che mi sento di fare al presidente e a questo Consiglio. Una stagione di fantasia, di coraggio e di lavoro duro. Giacché, sempre per il mio ruolo di consigliere anziano, posso osare anche di essere paternalista, permettetemi anche una raccomandazione.Per raggiungere grandi traguardi occorre uno stile di lavoro coerente. Don Giuseppe Dossetti, dopo la sconfitta alle elezioni comunali a Bologna nel 1956, amava definire il suo gruppo consiliare come “minoranza”, non come “opposizione”. Non era ‒ come potete ben intuire ‒ la disponibilità di un uomo notoriamente integerrimo a compromessi di basso livello, ma la volontà di conciliare la critica più rigorosa con la disponibilità all’ascolto e all’accordo. Infatti, in anni di scontro veramente duro, ci fu spazio per una crescita collettiva.
Buon lavoro, dunque, al presidente Bonaccini. Buon lavoro a tutti noi. Auguri al presidente di questo Consesso, che ci accingiamo ad eleggere.
Grazie.
COMUNI | Preferenze |
Alto Reno Terme | 4 |
Anzola dell’Emilia | 32 |
Argelato | 31 |
Baricella | 15 |
Bentivoglio | 11 |
Bologna | 3371 |
Borgo Tossignano | 2 |
Budrio | 64 |
Calderara di Reno | 29 |
Camugnano | 3 |
Casalecchio di Reno | 196 |
Casalfiumanese | 3 |
Castel D’Aiano | 8 |
Castel del Rio | 0 |
Castel di Casio | 13 |
Castel Guelfo di Bologna | 3 |
Castelmaggiore | 89 |
Castel San Pietro Terme | 49 |
Castello D’Argile | 16 |
Castenaso | 69 |
Castiglione dei Pepoli | 4 |
Crevalcore | 15 |
Dozza | 14 |
Fontanelice | 1 |
Gaggio Montano | 12 |
Galliera | 4 |
Granarolo dell’Emilia | 85 |
Grizzana Morandi | 7 |
Imola | 112 |
Lizzano in Belvedere | 4 |
Loiano | 6 |
Malalbergo | 16 |
Marzabotto | 7 |
Medicina | 20 |
Minerbio | 22 |
Molinella | 19 |
Monghidoro | 12 |
Monte San Pietro | 35 |
Monterenzio | 16 |
Monzuno | 11 |
Mordano | 1 |
Ozzano dell’Emilia | 53 |
Pianoro | 74 |
Pieve di Cento | 10 |
Sala Bolognese | 9 |
San Benedetto Val di Sambro | 6 |
San Giorgio di Piano | 35 |
San Giovanni in Persiceto | 75 |
San Lazzaro di Savena | 407 |
San Pietro in Casale | 12 |
Sant’Agata Bolognese | 10 |
Sasso Marconi | 89 |
Valsamoggia | 75 |
Vergato | 10 |
Zola Predosa | 74 |
Totale Voti | 5370 |
QUARTIERI: | Preferenze: | % |
Borgo Panigale | 261 | 48,79 |
Navile | 347 | 54,13 |
Porto-Saragozza | 813 | 54,42 |
San Donato | 428 | 54,18 |
Santo Stefano | 1098 | 55,59 |
Savena | 424 | 53,54 |
TOTALE VOTI | 3371 | 54,14 |
ZONE: | Preferenze | % |
Barca | 109 | 49,55 |
Bolognina | 194 | 52,86 |
Borgo Panigale | 77 | 45,29 |
Colli | 121 | 52,84 |
Corticella | 71 | 53,79 |
Costa-Saragozza | 297 | 54,90 |
Galvani | 300 | 59,17 |
Irnerio | 286 | 62,86 |
Lame | 82 | 57,79 |
Malpighi | 180 | 57,32 |
Marconi | 201 | 51,28 |
Mazzini | 251 | 52,95 |
Murri | 391 | 49.87 |
Saffi | 135 | 54,66 |
San Donato | 146 | 58,17 |
San Ruffillo | 176 | 54,40 |
San Vitale | 282 | 52,32 |
Santa Viola | 75 | 51,72 |
TOTALE VOTI | 3371 | 54,14 |