
Il mio esordio alla Regione Emilia-Romagna capita il 28 febbraio 2020 quando, in qualità di consigliere anziano, ho avuto l’onore di presiedere la prima seduta dell’Assemblea legislativa, durante la quale viene eletta Presidente Emma Petitti.
Nel gennaio 2020 sono stato eletto consigliere alla Regione Emilia-Romagna. Subito dopo Bonaccini mi ha anche nominato assessore alla cultura e al paesaggio. Nonostante la legislatura sia stata subito minata dall’epidemia Covid e da tre alluvioni fra Bologna e la costa, mi pare di avere conseguito buoni risultati, anche grazie alla collaborazione piena degli uffici e nonostante la limitata disponibilità di bilancio.
LA LEGGE PER LE CASE DEGLI ILLUSTRI
Durante il mandato 2021/24, su proposta della Giunta, l’Assemblea legislativa ha approvato una nuova legge, destinata ad aiutare, sia per la promozione sia per la manutezione, le famiglie e i privati che si impegnano a garantire la visibilità delle case e degli studi delle personalità che hanno dato lustro all’Emili-Romagna.

https://patrimonioculturale.regione.emilia-romagna.it/case-studi-persone-illustri
LA LEGGE PER I CIMITERI MONUMENTALI
Sempre durante il mandato 2021/24, su proposta della Giunta, l’Assemblea legislativa ha approvato una nuova legge, destinata ad aiutare i comuni che si impegnano a garantire la visibilità e la manutenzione dei cimiteri monumentali dell’Emilia-Romagna

https://patrimonioculturale.regione.emilia-romagna.it/cimiteri-monumentali-storici/legge-21-2022
LA FACOLTA’ DI ALLESTIRE CINERARI PRIVATI
Su proposta della Giunta, l’Assemblea legislativa ha anche modificato le norme sanitarie autorizzando i privati a realizzare cinerari al di fuori dei cimiteri, senza passaggi per i luoghi di culto, in coordinamento con la pianificazione comunale per il resto. La custodia domestica e la dispersione in natura delle ceneri era già stata normata in precedenza

CAMPOLO BORGO D’ITALIA
Il MiC ha inserito nel PNRR l’individuazione di un borgo per ogni regione italiana in cui finanziare progetti di sviluppo tali da essere da esempio per una rigenerazione generale delle montagne italiane. La Regione Emilia-Romagna, con il suo Settore Patrimonio culturale ha selezionato Campolo nel Comune di Grizzana Morandi (Bologna) e ora lo assiste nella realizzazione dell’insieme di opere e azioni previste

LA NUOVA LEGGE PER L’EDITORIA DEL LIBRO
Le case editrici della nostra regione possono avere contributi per partecipare a qualificate fiere del libro, sia con propri padiglioni, sia all’interno del padiglione regionale. Una novità sono anche i contributi alle traduzioni all’estero di volumi dell’editoria regionale

https://patrimonioculturale.regione.emilia-romagna.it/editorialibro/la-legge-13-2021
IL LISCIO NELLA LISTA UNESCO DEL PATRIMONIO DELL’UMANITA’
A metà della legislatura, a seguito di una suggestione di Giordano Sangiorgi a CARA FORLI’, ho lanciato l’idea di promuovere l’iscrizione del Liscio nella Lista del patrimonio immateriale dell’Uanità Unesco. Una musica da ballo che, con diversi nomi – la Filuzzi a Bologna, i violini a Santa Vittoria, per esempio – si diffuse in tutta l’Emilia-Romagna rendendo popolari i grandi balli aristocratici europei dell’800. Ne è nato subito un movimento, che ha portato la Santa Balera con Mirco Casadei al festival di Sanremo, a Cara Forlì, alla rassegna generosamente finanziata da Re-Keep con il gran finale di Reggio Emilia, agli speciali del MEI.


AZIONI IN TEMPI DI COVID

Il mondo della cultura è stato particolarmente colpito dal Covid, perché meno strutturato e quindi meno protetto dalle coperture sociali. Per sostenere i grandi organizzatori di concerti, il personale non artistico in particolare, abbiamo dunque finanziato la rassegna “Gli invisibili”, aperta in Piazza maggiore a Bologna poi proseguita a Scandiano, Bondeno e San Mauro Pascoli. Per i live club e le band giovanili una lunga rassegna di concerti live, senza pubblico, tutti registrati e visibili su Viralissima, che risulta dunque essere una inedita e completa rassegna della produzione musicale di quei tre anni in Emilia-Romagna
https://musicommission.emiliaromagnacultura.it/e-r-music-commission/viralissima/
Quanto alle arti figurative, abbiamo attuato una campagna di acquisti di opere, allo stesso tempo aiutando artisti e gallerie e arricchendo le collezioni della Regione.

LA REGGIA DI COLORNO E LE TERRE VERDIANE
Per un serie di ragioni ho dedicato particolare attenzione al territorio di Parma: l’esperienza di Caserta mi metteva nelle migliori condizioni per aiutare la Reggia di Colorno nel suo percorso verso l’affermazione europea, mentre la fine della gestione familiare di Villa Verdi imponeva al Ministero, alla Regione e agli enti locali l’assunzione di misure urgenti prima per acquisirla al patrimonio pubblico, poi per restaurarla e gestirla con un impegno congiunto, che fin dall’inizio Bonaccini e io assumemmo verso il Ministro. Iniziammo i primi passi per redigere e attuare un piano di sviluppo delle terre verdiane a base culturale, con l’inclusione di Busseto.



DIGITALE, ARTE E CULTURA
Il digitale è già il nostro presente. Il sistema culturale dell’Emilia-Romagna ha reagito con diversa sensibilità. Buoni esempi sono Operastreaming, che permette la fruizione in rete da tutto il mondo di una selezione delle opere liriche prodotte nella nostra regione; e le sperimentazioni dell’Aterballetto


DISEGNO DI LEGGE- NORME PER LA LIBERALIZZAZIONE DEGLI SPAZI URBANI
Come consigliere regionale, durante la legislatura, ho presentato un solo progetto di legge, elaborato da Giovanni Crocioni e Giovanni Salizzoni, con l’intento di riaprire la revisione della norme urbanistiche regionali, che ne hanno un evidente bisogno, sia in termini di difesa dei suoli, sia di efficacia e rapidità dell’azione amministrativa. Spero che nel mandato in corso il suggerimento sia ripreso da qualche gruppo o singolo consigliere.
Esistono almeno tre ragioni essenziali per un’iniziativa legislativa in materia di liberalizzazione degli usi urbani, nella Regione Emilia Romagna, ed ognuna di queste ragioni appare tale da presentare un sicuro carattere strutturale.
La prima ragione si può ritrovare nell’obiettivo di limitare il consumo della risorsa suolo.
La seconda ragione, di analogo rilievo strutturale, si deve senza incertezze individuare nella necessità/opportunità di sostenere in ogni modo utile e possibile una presenza effettiva e rispondente di un ambiente concorrenziale all’interno delle dinamiche urbane.
La terza ragione, di carattere più settoriale, ma a sua volta di forte valenza strutturale, per andare verso una liberalizzazione degli usi, si può ritrovare nella grande questione irrisolta dei fabbricati produttivi dismessi, sui versanti dell’industria, dell’artigianato produttivo e del commercio all’ingrosso.

Giovanni Crocioni, Giovanni Salizzoni
TESTO COMPLETO LEGGE
RELAZIONE ILLUSTRATIVA